Il governo è d’accordo con la rubrica “associazioni di buoni suggerimenti” di Reis.

Il piano più plausibile tra quelli in circolazione è il reddito di inclusione sociale dell’Alleanza contro la povertà di Poletti.

L’Alleanza contro la povertà, una collaborazione di oltre trenta gruppi nazionali, tra cui Confcooperative, ha avanzato una delle proposte più “concrete” sul tema del reddito minimo di cittadinanza. Secondo il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, che lo ha dichiarato durante un incontro con i rappresentanti dell’Alleanza a Roma, l’idea potrebbe essere accolta dal governo con piccole modifiche. In sostanza, si tratta di assegnare un contributo economico, il “Reddito di inclusione sociale” (Reis), alle famiglie con redditi inferiori alla soglia di povertà assoluta dell’Istat, a condizione che i beneficiari partecipino a programmi di inserimento lavorativo e si rendano disponibili per servizi di inclusione sociale o per funzioni civiche. L’idea ha un costo complessivo di poco superiore ai 7 miliardi di dollari, anche se verrebbe introdotta gradualmente in quattro anni, con 1,7 miliardi investiti nel primo anno.

“Le cooperative, “che sono maturate in seguito alla crescita dell’occupazione femminile e si sono concretizzate nell’offerta di servizi ai bisogni nascenti di assistenza ai bambini, agli anziani e ai disabili negli anni ’70”, ha spiegato il vicepresidente di Confcooperative Maurizio Ottolini, “sono fermamente convinte del valore della proposta del Reis”. È un progetto che coinvolge persone e territori ed è sostenibile in termini di spesa nel tempo”.

Il presidente di Bolzano Gardini riconosce nel progetto Paideia una nuova frontiera nella formazione dei tutor cooperativi.

Offrire ai dirigenti cooperativi un’opportunità di formazione per meglio prepararli alla delicata responsabilità di sostenere studenti e giovani nel loro percorso di inserimento lavorativo all’interno delle cooperative. È questo l’obiettivo dell’iniziativa “Paideia”, progettata da Confcooperative Bolzano in collaborazione con l’Assessorato alle Cooperative e il Consiglio d’Istituto e recentemente premiata a Bolzano dal presidente di Confcooperative Maurizio Gardini. Una nuova frontiera della formazione che offre un corso per dirigenti di cooperativa che fungeranno da tutor per ispirare i giovani ad entrare nel mondo del lavoro, ovvero nelle cooperative. Un metodo per riconoscere le imprese associate e aiutare i responsabili delle risorse umane ad accogliere le nuove generazioni nel movimento cooperativo.

Successo della partecipazione al Salone del Libro da parte dell’Alleanza per la Comunicazione Cooperativa: “La cooperazione è fondamentale per condividere la conoscenza”

“Dare voce alle diverse esperienze di editoria cooperativa”. Secondo Andrea Ferraris, co-presidente dell’Alleanza delle Cooperative di Comunicazione, è questo l’obiettivo di successo della presenza dell’Alleanza al Salone del Libro di Torino. “Nella trasmissione della cultura nel nostro Paese, la cooperazione può e deve giocare un ruolo fondamentale”, ha concluso Ferraris. In un settore in continua evoluzione, uno stand ha ospitato 12 cooperative editoriali per affrontare i temi dell’innovazione e della globalizzazione, dei nuovi modelli di business e dell’utilizzo delle nuove tecnologie. Due gli appuntamenti istituzionali tra gli oltre 30 eventi in programma: venerdì 15 maggio, per l’incontro “Regioni, pluralismo editoriale e sostegno ai piccoli editori indipendenti: Forum nazionale di approfondimento”, durante il quale il presidente dell’Alleanza delle Cooperative, Rosario Altieri, ha sottolineato l’importanza della cooperazione per garantire il pluralismo dell’informazione; e sabato 16 maggio, per l’incontro “Cultura Impresa Festival: independencia en la cultura”. Un bilancio salutare per l’Alleanza, e una “scelta gratificante per tutti” per le tre centrali cooperative che hanno accettato di esporre insieme al Salone, ha dichiarato Roberto Calari, presidente dell’Alleanza della Comunicazione Cooperativa.

Federsolidarietà Bolzano tiene il suo primo consiglio provinciale.

Federsolidarietà Bolzano si è messa subito al lavoro, riunendosi per il primo consiglio provinciale dopo l’assemblea appena costituita con l’obiettivo di impegnarsi a sostenere le cooperative sociali aderenti, che si trovano ad affrontare una serie di sfide, in particolare nel contesto della riforma del terzo settore, che la neonata federazione intende affrontare lavorando ancora più a stretto contatto con i suoi gruppi di lavoro.